Oggi 30 giugno ho finito il mio lavoro di studio sulla Rose pendulina comunemente chiamata la rosa alpina.
Con questo lavoro inizio il mio studio sulle piante del Trentino.
Da quando ero piccola e giravo con mio padre per i boschi e le montagne del Trentino ammiravo i colori fantastici di queste piante che ora molte rischiano l estinzione a causa del clima e io le voglio studiare ed immortalare nei miei dipinti per poter nel mio piccolo fare qualcosa per loro perché i miei figli e i nipoti possano godere di queste meraviglie.
Si pensa che la rosa non esista senza spine e invece al contrario di quanto si pensa c è la rosa alpina, nome scientifico "rosa pendulina". Come riconoscere questa pianta, iniziamo con le foglie che sono imparipennate formate da 7 a 11 foglie con margine serrulato.
Parliamo del fiore che è di dimensioni circa 4,5 cm, i sepali sono semplici, e i 5 petali di colore da rosa pallido a intenso nei bordi formano la corolla.
Il frutto sono di colore rosso aranciato , piccoli e penduli da qui il nome pendulina.
Il suo habitat sono i boschi e cespuglueti da un altitudine che varia tra i 600 e i 2000 metri.
Infatti io quest 'anno 2020 ne ho trovate parecchie piante su a marilleva 1500, lungo il sentiero della Madonnina del bosco e lungo il sentiero verso la malga alta partendo dal residence Artuic.
Ho iniziato uno studio sul mio sketchbook dove ho annotato sia i colori che ho usato e le dimensioni reali della pianta.
Il bello di studiare una pianta dal vero e sul posto è che puoi godere della bellezza della natura. Sedendosi vicino alla pianta che studi con il tuo quaderno e il necessario li vicino a te il tempo ti passa veloce e non te ne accorgi sei un tutt'uno con la natura. Mentre ero lì è passato un bombi che si è posato sulla rosa prendo il polline, poi una farfalla e infine un insetto simpatico si è posato sul mio sketchbook mentre disegnavo.
La vita è sempre più frenetica e se tu prendi un po' di tempo disegnando un fiore beh e vi assicuro quando vi alzate vi sentirete meglio come una seduta di yoga.
Questo è lo studio finito sul mio sketchbook.
Dopo che ho finito ho pensato che di trasferire il lavoro in un foglio Fabriano 300gr e di aumentare per 1,5 le misure reali della pianta.
Ed ho iniziato ha lavorare a matita grafite alcune parti.
Mi sono poi divertita a trovare i colori giusti giocando con gli acquerelli e mi sono divertita.
Piano piano il lavoro prendeva sempre più forma così poi alcune foglie le ho lasciate a matita grafite giocando ocn le tonalità dallo scuro al chiaro. Ho usato dalla matita 2h alla 4b. Di solito nei miei ritratti realistici non vado più in là della 4b.
Ed ecco qui il mio lavoro finito.
Spero vi sia piaciuto il mio articolo.
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