venerdì 9 ottobre 2020

STUDIO della Viola biflora

Ciao a tutti, oggi vi parlerò della Viola biflora.
Questa sarà la prima di tante altre che studierò tra le piante tipiche del trentino.
Nel mio piccolo cercherò di  far capire e preservare la bellezza di queste meravigliose piante. 
Il giorno 12 giugno 2020 io e la mia famiglia siamo andati a fare una bella passeggiata nei boschi a 1400 metri circa sul sentiero che va verso la madonnina del bosco. 
Passeggiando con i miei figli ho visto una grandissima varietà di piante tra cui la viola biflbiflora. 
Mi sono messa subito alla ricerca di esemplari e mi sono divertita a cercarne i particolari. Così poi il giorno successivo ho preso il mio sketchbook e ho iniziato a lavorarci. 
Mi sono divertita a trovare i particolari con la lente d' ingrandimento perché alcuni colori che a prima vista sembrano di un colore appena li guardi da molto vicino e ben illuminati scopri colori meravigliosi che variano dal giallo al verde al viola. 
Il verde delle foglie è un verde molto brillante.
Per i verdi ho giocato molto con i colori di winsor & newton, oramai i verdi godet tipo Sap green che un anno fa lo usavo spesso ora mi diverto a mescolare i primari e trovi tonalità di verde brillanti ed unici. In questo caso ho usato il Transparent yellow, winsor blu red shade e permanent rose e giocando con le varie quantità di colore. 2,1,1,per esempio cioè mettendo più giallo o mettendo uguali quantità di blu e di giallo e una punta di Permanent. 
Questo è il lavoro finito sul mio sketchbook. 

lunedì 21 settembre 2020

tra le mele della val di non : le gala

Inizia la raccolta delle mele e ora stanno prendendo le gala. Vedo qui a Cles ogni giorno trattori pieni di mele meravigliose e così ho iniziato un progetto nuovo,lo studio delle mele della val di non. 
Tra queste meraviglie ho preso così una mela ed ho iniziato a studiarne i colori, mi sono divertita a cercarli e quante nuance potevo trovare. 
Ho iniziato ovviamente con i gialli per le parti chiare  così ho preso il winsor  yellow e il new gamboge e trasparent yellow. 

Per la lavatura iniziale ho usato per le parti scure il winsor violet molto diluito e per le parti chiare il trasparent yellow e in alcuni punti ho usato un grigio botanico (winsor yellow, winsor blu red shade e scarlet ). 
Ho poi iniziato a giocare con i colori soprattutto per trovare quelle variazioni di colore della mela così usando il trasparent yellow, quinacridone red o new gamboge e il permanent rose ho trovato sfumature uniche. 
Giocando per le parti scure con il winsor violet, permanent rose e scarlet e il quinacridone red ho cercato di trovare i colori più vicini a quelli che vedevo realmente. 
Passiamo alla mela tagliata, per quanto riguarda le parti colorate della buccia, ho usato gli stessi colori della intera ma cercando di vedere le parti più chiare e più scure dei bordi,perché guardando bene i bordi non sono tutti dello stesso colore ma variano a seconda della luce. Per la parte interna ho cercato di trovare il verde chiarissimo Dell interno e quindi ho usato un goccio di new gamboge e un o di winsor blu red shade molto molto diluiti. Ho usato anche il new gamboge molto diluito per alcune parti e per altre un po' più carico  sono passata poi a mascherare le parti molto piccole e dietro al gambo così ho potuto lavorarci meglio senza coprire quelle parti che ho poi sistemato dopo. Ho messo dei semi tra la mela intera e la metà. Ho fatto lavaggi mirati per uniformare il tutto. E ho usato l 'eradicator per fare i puntini della mela. 
Ecco il risultato finale della mela gala. La prima di una lunga serie che sto dipingendo in un foglio 300 gr Fabriano grande. 
Spero vi sia piaciuto l articolo. Mettete dei commenti mi fa piacere e mi farà migliorare il mio blog. 

mercoledì 15 luglio 2020

Studio sulla Rosa pendulina

ROSA PENDULINA


Oggi 30 giugno ho finito il mio lavoro di studio sulla Rose pendulina comunemente chiamata la rosa alpina.
Con questo lavoro inizio il mio studio sulle piante del Trentino.
Da quando ero piccola e giravo con mio padre per i boschi e le montagne del Trentino ammiravo i colori fantastici di queste piante che ora molte rischiano l estinzione a causa del clima e io le voglio studiare ed immortalare nei miei dipinti per poter  nel mio piccolo fare qualcosa per loro perché i miei figli e i nipoti possano godere di queste meraviglie. 


 Si pensa che la rosa  non esista senza spine e invece al contrario di quanto si pensa c è la rosa alpina, nome scientifico "rosa pendulina". Come riconoscere questa pianta, iniziamo con le foglie che sono imparipennate formate da 7 a 11 foglie con margine serrulato. 


Parliamo del fiore che è di dimensioni circa 4,5 cm, i sepali sono semplici, e i 5 petali di colore da rosa pallido a intenso nei bordi formano la corolla. 

Il frutto sono di colore rosso aranciato , piccoli e penduli da qui il nome pendulina. 
Il suo habitat sono i boschi e cespuglueti da un altitudine che varia tra i 600 e i 2000 metri. 
Infatti io quest 'anno 2020 ne ho trovate parecchie piante su a marilleva 1500, lungo il sentiero della Madonnina del bosco e lungo il sentiero verso la malga alta partendo dal residence Artuic. 

Ho iniziato uno studio sul mio sketchbook dove ho annotato sia i colori che ho usato e le dimensioni reali della pianta. 
Il bello di studiare una pianta dal vero e sul posto è che puoi godere della bellezza della natura. Sedendosi vicino alla pianta che studi con il tuo quaderno e il necessario li vicino a te il tempo ti passa veloce e non te ne accorgi sei un tutt'uno con la natura. Mentre ero lì è passato un bombi che si è posato sulla rosa prendo il polline, poi una farfalla e infine un insetto simpatico si è posato sul mio sketchbook mentre disegnavo. 
La vita è sempre più frenetica e se tu prendi un po' di tempo disegnando un fiore beh e vi assicuro quando vi alzate vi sentirete meglio come una seduta di yoga. 
Questo è lo studio finito sul mio sketchbook. 


Dopo che ho finito ho pensato che di trasferire il lavoro in un foglio Fabriano 300gr e di aumentare per 1,5 le misure reali della pianta. 
Così ho iniziato prima con la composizione del soggetto 
Ed ho iniziato ha lavorare a matita grafite alcune parti. 
Mi sono poi divertita a trovare i colori giusti giocando con gli acquerelli e mi sono divertita.
Ci sono molte sfumature che variano dal rosa pallido al rosa che tende al viola. 
Piano piano il lavoro prendeva sempre più forma così poi alcune foglie le ho lasciate a matita grafite giocando ocn le tonalità dallo scuro al chiaro. Ho usato dalla matita 2h alla 4b. Di solito nei miei ritratti realistici non vado più in là della 4b. 
Poi mi sono messa a cercare i colori delle foglie che sono di un verde chiaro ma brillante. 
Ed ecco qui il mio lavoro finito. 
Spero vi sia piaciuto il mio articolo. 

venerdì 19 giugno 2020

dipingendo un petalo di rosa

Un petalo di rosa 

Tre giorni fa passeggiando con mio figlio Lorenzo per le strade di Cles colorate di fiori e sopratutto rose meravigliose ho notato tra le tante  una rosa meravigliosa dal colore rosa particolare così mi sono avvicinata per vederne  meglio i colori ed ho notato per terra alcuni petali così ne ho raccolto alcuni.
 l' ho portato a casa e mi sono messa così al lavoro, ho cercato subito i colori che con la luce messi in evidenza... (La mia fotocamera del cellulare non rende la bellezza dei colori accesi.) 
L ho disegnata e per due giorni ho cercato  di cogliere la bellezza di questo petalo. 

Il giorno dopo i colori dei bordi erano diventati ancora più belli e così mi sono messa alla ricerca dei colori più scuri


Mi sono divertita a dipingere su carta Fabriano 300 gr satinato ma non pressata a caldo e in effetti ho visto la differenza. 
Dopo due passaggi la carta ha iniziato a staccarsi così ho dovuto ridurre gli strati di colore. 
Ho usato un colore winsor e newton rose madder insieme al new gamboge per alcuni pezzi e il trasparent yellow con il rose madder e il permanent rose per altri. Per gli scuri ho  unito al mix il winsor blue green shade e per le parti più scure il red shade 
In questo caso ho usato così ala fine pochissima acqua. Ed ecco il risultato finale. Spero vi piaccia. Sia l articolo che il lavoro. Mettete dei commenti mi farà piacere.  per le parti warm sotto ho usato il new gamboge e per le parti cool ho usato il winsor blu red shade e il green shade per le cool piu chiare. 

Ed ecco qui il mio lavoro finito. 

martedì 9 giugno 2020

studio del cyclamen cilicium per Florilegium 2020.

Ciao a tutti, oggi vi parlo di un lavoro sul cicliamino cilicium.
Agli inizi di febbraio mentre passavo il tempo a cercare notizie su Facebook vedo un post che attira la mia attenzione.
Si tratta di un invito a tutti gli artisti botanici per Florilegium " call of entries 2020", così vado a cercare sul sito per vedere di che cosa si tratta.
Chiedono  un lavoro accurato su di una pianta scelta tra quelle del loro catalogo così cerco tra i miei sketchbook e trovo un disegno fatto presso una serra di Genova poco prima di andare a vivere in Trentino.
Contatto così la responsabile per chiedere di poter lavorare al cyclamen cilicium e inizia la mia avventura. il mio sketchbook fatto a Genova presso la serra di Pegli.

Inizio così a girare tra le vie di Cles per trovare la pianta che devo dipingere ma purtroppo il lock down me lo ha impedito; io però non mi do per vinta e cerco sui vari siti di botanica. Devo qui ringraziare tantissimo per il loro aiuto la 
Fondazione del museo retico di Rovereto e l Alpine garden society per le informazioni e le foto utilissime per il mio lavoro di studio di illustrazione botanica nonché la serra "I fiori del convento" di Cles. 
Notizie sulla pianta: 
Cyclamen cilicium della famiglia delle primulaceae. 
Le foglie sono a forma di cuore con i bordi un po' dentati ma non troppo,la loro lunghezza di solito non supera i 2 cm. Il colore di queste foglie per me è bellissimo per il suo verde brillante e con sfumature grigio argentee.

I fiori sono di colore rosa  o viola pallido alcune varietà sono sul bianco ma la loro particolarità è il color magenta che è alla base del lobo del fiore. 
Misurano al massimo 2 cm è i petali sono spesso contorti. 
Hanno una profumazione che ti ricorda il  miele.
HABITAT:
La pianta è originaria della Turchia meridionale lungo la catena del Tauro. Cresce nei boschi fino ad un altitudine massima di 2000metri ed ha una buona capacità di reggere alle basse temperature fino a circa meno 10 gradi anche se è meno resistente della varietà europea Cyclamen purpurascens. 
Foto presa da internet. 
La creazione dle Florilegium è una bellissima opportunità per gli artisti di tutto il mondo di poter creare opere ispirate e associate a RBGE uno dei migliori giardini botanici del mondo. 
Se l'opera verrà accettata sarà poi esposta e pubblicata in libri del settore. 
Appena  visto l'invito a partecipare su internet ho pensato subito di provare anche se è la mia prima esperienza di lavoro per un associazione così importante. 
Ho lavorato sempre per illustrazioni private e per concorsi locali ma è una sfida molto importante per me. 
L' illustrazione botanica è un'arte molto antica che oggi in Italia non è molto conosciuta o apprezzata, ho visto tante volte mostre di artisti botanici bravissimi dove i frequentatori della mostra apprezzavano superficialmente i quadri ma non  sufficietemente la qualità del lavoro perché non avevano gli strumenti per valutarlo. 
Foto presa da sito del museo Bassano del grappa.

Nel mio piccolo lavoro spero di poter insegnare a giovani e appassionati l'arte Dell illustrazione botanica e di poter così dar apprezzare sempre di più il meraviglioso mondo delle piante così poco apprezzate al giorno d oggi. 
Vedo troppe piante o alberi abbattuti per parcheggi o perche davano fastidio. 
Ci sono piante meravigliose che rischiano l'estinzione sia per il clima  che cambia sia per la non curanza di alcune persone che per portarsi una pianta a casa la estirpa senza pensare a quello che può CAUSARE.
Se si passa il tempo a studiare i minimi particolari della pianta l apprezzi di più.
Ci ho messo parecchi mesi per finire questo studio. Ho potuto avere alcuni ciclamini nel mio poggiolo a cui ho potuto studiare tanti aspetti della pianta. 
Ho iniziato così a  dipingere il soggetto prima ovviamente a matita pensando alla composizione sul foglio 
Ho usato molti colori e molti strati di colore per arrivare alla sfumatura per me giusta del fiore. 
Ho usato il permanent rose e il quinacridone magenta nei miei mix di colore per il fiore usando il pennello poco bagnato.
Per le foglie ho cercato di trovare le sfumature meravigliose che la foglia da alla luce. Ho cercato così tra i miei gialli come il new gamboge e il trasparent yellow e i blu tra il winsor blu red shade e in po' di phortalo turquoise tra i miei mix. Questo è il mio lavoro finito.
Mi è piaciuto tanto dipingerla anche per la difficoltà incontrato a causa del coronavirus che ha bloccato tutto.. 
Spero vi piaccia sia l'articolo che il mio lavoro..un saluto!! Alla prossima!!

giovedì 16 aprile 2020

primula vulgaris

16 aprile 2020.
PRIMULA VULGARIS agli inizi di  marzo sono andata con Lorenzo sul Peller vicino casa per ammirare i fiori primaverili dato che iniziava il lockdown per tutta l'Italia e volevo fare un giro in sicurezza con mio figlio. Appena arrivati su al Bersaglio trovo delle meravigliose piante che facevano capolino sulla neve, tra cui le primule. 
Appena arrivata a casa avrei tanto voluto tornare a prendere appunti sul mio sketchbook per poi studiarle e farne un quadro ma non potevo più dato che le indicazioni erano e sono tuttora di uscire solo per necessità. 
Ma la mia cara vicina una mattina mi fa trovare primule di vario colore davanti alla mia porta. 
Così ho iniziato prenderne una e studiarla da vicino. 
Innanzitutto un po' di notizie utili su questa pianta. 
Il nome primula deriva dal latino "prima" proprio perché è tra le prime che escono in primavera pianta erbacea con radice rizomatosa dalla quale partono poi tante piccole radichelle. La pianta è di circa 8 a 15 cm. Le foglie sono tutte nasali in rosetta, spatolate o oblamceolate con margine dentato. La lamina delle foglie è verrucata reticolare sulla pagina superiore e villosa nella inferiore. La lamina piano piano si stringe in un piccolo alato. Sono lunghe quanto i fiori da giovani e raddoppiano da adulte.
I fiori sono numerosi ma poco profumati imbutiformi portati da peduncoli radicali eretti. 
Il calice con tubo di circa 3 a 10 mm la corolla invece è giallo pallida con sfumature aranciate ala fauce con 5 lobi. 
La pianta è molto apprezzata per i cari usi medicinali per esempio antinfiammatoria, espettorante ed ha un azione analgesia. Nel passato veniva usato un decotto contro i reumatismi. ( vedi primula vulgar su forum acta plantarum). 
Dopo aver visto le notizie utili sulla pianta poi mi sono messa a disegnare la composizione su foglio. 
preso le misure delle foglie dei fiori e delle varie venature principali e secondarie ho fatto così il primo bozzetto che poi ho trasferito su foglio carta canson 300gr grana extrafine.
Dopo aver trasferito il disegno ho iniziato a cercare i colori winsor & Newton. Aureolina ossido di cromo indaco verde hooker burn Siena. Per i fiori invece alizarina permanent rose rosso cadmio e permanent mauve ed ho iniziato con le foglie. 
 Dopo la prima stesura ho iniziato a fare le venature piu precise e piano piano le foglie prendevano forma. 
Ho poi iniziato con i fiori che ovviamente la pianta aveva cambiato ma io non mi sono data per vinta e colore dopo colore, strato dopo strato, ho finito il lavoro. 

Lavorare con la china